Il Cosmoprof e il mondo della cosmetica: un’analisi sulla pubblicità
La fiera del Cosmoprof, che si terrà a Bologna, rappresenta un’occasione imperdibile per i professionisti del settore cosmetico e della bellezza. L’evento solleva interrogativi sulla rilevanza giuridica della pubblicità dei prodotti cosmetici, soprattutto considerando l’impatto dei social network e l’influenza degli influencer nel settore.
Gli influencer della bellezza e i rischi per i consumatori
La promozione di prodotti cosmetici da parte degli influencer può avere un impatto significativo sulla vita quotidiana delle persone, rendendo necessario un’attenzione adeguata a questo fenomeno. Esiste un pericolo concreto quando la pubblicità è ingannevole o promette risultati improbabili. Spesso, vengono pubblicizzati prodotti con effetti “miracolosi”, come creme che promettono risultati straordinari in pochi giorni o prodotti per capelli che garantirebbero una chioma lucente. Questo fenomeno può essere particolarmente dannoso per le donne, poiché crea aspettative irrealistiche di perfezione e ostacola l’accettazione di sé.
Le normative sui prodotti cosmetici: garanzie per i consumatori
La questione ha rilevanza anche dal punto di vista giuridico. Nel 2013, l’Unione Europea ha introdotto una legislazione specifica sul tema. Da allora, la qualità e le caratteristiche di un prodotto cosmetico devono essere supportate da letteratura scientifica, test o studi, e la comunicazione sui cosmetici deve essere veritiera, onesta, corretta, chiara, precisa e comprensibile. Per legge, queste informazioni devono essere incluse nel PIF (Product Information File), consultabile dall’Autorità competente.
Nel 2014, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha sanzionato un noto marchio cosmetico che aveva promosso una linea di creme con un’efficacia antirughe paragonabile a un trattamento di medicina estetica con laser, ma a un costo molto più vantaggioso.
Il presente riassunto è stato redatto sulla base dell’articolo originale di Leonardo D’Erasmo.